Il Foro
Al centro di Ostia, al crocevia tra il decumano massimo e il cardo, nel cuore dell'antico castrum, si trova la piazza principale della città: il foro. Ma prima del I s. d.C., lo spazio era interamente occupato da edifici, quindi il foro di epoca repubblicana, se esisteva, era altrove.
Si cominciò col livellare gli edifici che si trovavano a sud del decumano, per edificare, sul fondo dello spazio così creato, il tempio dedicato ad Augusto e Roma, del quale rimangono solo le favisse e parte della decorazione di marmo del frontone posteriore, ricomposta su un muro laterale. All'epoca di Adriano, nel II s., fu spianato il lato nord e ricostruito in dimensioni maggiori e più all'indietro un tempio precedente dedicato alla Triade Capitolina, posto a ridosso del decumano. Il tempio è conservato per tutta la sua altezza e preceduto dall'altare, che conserva parte della decorazione marmorea. La piazza fu attorniata da un portico sopraelevato e scandito da colonne di granito e di marmo grigio.
Sul lato ovest fu edificata a sud la basilica e a nord un edificio pubblico dalla destinazione incerta. Al centro, un piccolo edificio circolare è stato identificato da un'iscrizione come tempio dei Lari Augusti.
L'accesso ai carri era impedito da scalini a sud e a nord. Non era quindi possibile attraversare il foro se non seguendo il decumano massimo. Il traffico che, dal sud della città, si dirigeva verso il porto doveva per forza aggirare la piazza.